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Progetti Utili alla Collettività: un’analisi secondo gli ambiti di attivazione

Di Giulia Fabris - Università Cattolica del Sacro Cuore


(Fonte immagine: https://www.lavoro.gov.it)

I Progetti Utili alla Collettività (PUC), sono dei progetti a titolarità dei comuni che devono essere attivati nell’ambito della gestione della misura Reddito di Cittadinanza. Ogni beneficiario di Reddito di Cittadinanza (RdC) che possiede le caratteristiche, definite dalla legge, che lo rendono “tenuto agli obblighi”, deve offrire la propria disponibilità nella partecipazione ai PUC, oltre che alla sottoscrizione di un Patto per il lavoro o Patto per l’inclusione sociale.
Quando un PUC viene inserito sulla piattaforma GePI, che è la piattaforma per la gestione e l’attuazione delle attività di competenza dei Comuni rivolte ai beneficiari del RdC, deve essere specificato l’ambito in cui quel PUC viene attivato. A riguardo sono stati definiti diversi ambiti di attuazione: culturale, sociale, ambientale, tutela dei beni comuni, artistico e formativo.
 
A fronte della potenziale eterogeneità delle progettualità sviluppate per rispondere ai bisogni dei territori, è interessante eseguire un’analisi sull’attivazione dei PUC da parte degli Enti Locali considerando gli ambiti in cui questi vengono attivati. 
Da un’analisi del dataset formato dai dati disponibili sulla piattaforma GePI alla data del 25 Aprile 2021, si è dunque indagata la divisione per ambiti di attivazione dei Progetti.
 
Guardando inizialmente agli ambiti di attivazione a livello nazionale, al primo posto si trova il Sociale, con 2487 PUC attivati su un totale di 7140 (35%) e 27073 beneficiari di RdC richiesti per l’esecuzione delle attività previste da tali Progetti. L’ambito sociale è seguito da quello ambientale, che rappresenta il 26,5% dei PUC resi disponibili; troviamo poi la tutela dei beni comuni con 1381 PUC attivati; l’ambito culturale, che rappresenta il 15% dei PUC attivati; quello formativo, con il 3,7% di PUC attivati e infine artistico, con solo 62 PUC attivi (0,9%) e 560 beneficiari di RdC richiesti.
 
Analizzando la distribuzione per area; sia il Nord Est che il Nord Ovest registrano il maggior numero di Progetti attivati nell’ambito sociale. In particolare il Nord Ovest conta 636 PUC resi disponibili nell’ambito sociale, coinvolgendo così 3737 beneficiari di RdC; all’opposto si trova l’ambito artistico con 5 PUC attivati corrispondenti alla richiesta di 49 beneficiari. A Nord Est, invece, è stato reso disponibile un solo PUC nell’ambito culturale con un solo beneficiario di RdC coinvolto; contro i 244 PUC attivati nell’ambito sociale e 2065 beneficiari di RdC coinvolti.
Anche il Centro registra la maggior parte dei PUC resi disponibili nell’ambito sociale, 459 PUC, e 6672 beneficiari di RdC richiesti. Con l’ambito artistico che conta solo 15 PUC resi disponibili e 90 beneficiari richiesti.
Il Sud è in generale allineato con quanto descritto precedentemente, infatti il maggior numero di PUC è attivato nell’ambito sociale (943 PUC); tuttavia, se si considera il numero di beneficiari, è quello ambientale che ne richiede di più, con 13378 posti attivati, contro gli 11908 previsti nell’ambito sociale. Anche in questo caso l’ambito artistico è il meno rappresentato, con 36 PUC attivi e 368 beneficiari coinvolti.
Infine le isole registrano la maggior parte dei PUC attivati nell’ambito ambientale, con 239 Progetti messi a disposizione, corrispondenti a 4320 beneficiari di RdC coinvolti; anche se l’ambito sociale non si discosta molto da questi valori, con 205 PUC messi a disposizione, ma con solo 2691 beneficiari di RdC coinvolti. Come nelle altre aree, l’ambito artistico è il meno rappresentato, con 5 PUC attivi e 52 beneficiari di RdC coinvolti.
 
In conclusione, l’ambito sociale è quello in cui ci sono più Progetti attivi, con un trend che coinvolge più o meno tutta Italia, con l’eccezione delle Isole. Tale dato conferma l’ipotesi, maturata in questi mesi di implementazione, che l’area sociale fosse quella più attiva e produttiva rispetto alla sfida dei PUC, dal momento che i servizi sociali sono i responsabili della presa in carico dei beneficiari Reddito di Cittadinanza e conoscono la normativa, gli adempimenti e in generale il funzionamento del sistema RdC. 
Tale ambito solitamente coinvolge più beneficiari, con l’eccezione del Sud e delle Isole, dove il maggior numero di beneficiari è richiesto per progetti che riguardano l’area ambientale.
Infine, all’ultimo posto si trova sempre l’ambito artistico, di molto staccato rispetto agli altri ambiti, rispetto al quale deve essere stato riscontrato minor interesse, e/o maggiori difficoltà nell’implementazione di progettualità. 


 

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