Nuove scadenze per CUG e POLA: un’occasione da non perdere

In particolare, le linee guida prevedono che le amministrazioni si possono avvalere anche della collaborazione dei Comitati Unici di Garanzia (CUG) e che devono valorizzare il ruolo dei CUG anche nell’attuazione del lavoro agile nell’ottica delle politiche di conciliazione dei tempi di lavoro e vita privata funzionali al miglioramento del benessere organizzativo.

Si tratta di un coinvolgimento che tocca tutti i compiti del CUG, perché rispetto al lavoro agile il Comitato esercita ruoli propositivi, consultivi e di verifica.

Per quanto riguarda il ruolo propositivo, in base alla direttiva del 4 marzo 2011 il CUG può proporre analisi e programmazione di genere che considerino le esigenze delle donne e quelle degli uomini, così come azioni atte a favorire condizioni di benessere lavorativo. In concreto, si tratta di proporre modelli di lavoro agile che corrispondano alle effettive esigenze del personale (magari raccolte tramite indagini di clima ad hoc) e che permettano di cogliere tutti i benefici del lavoro agile sia per quanto riguarda l’ambito personale e familiare, sia per quanto riguarda il miglioramento dei servizi offerti all’utenza.

Per quanto riguarda, invece, il ruolo consultivo, il Comitato Unico di Garanzia deve essere sentito per tutto ciò che riguarda progetti di riorganizzazione dell'amministrazione, piani di formazione del personale, orari di lavoro, forme di flessibilità lavorativa e interventi di conciliazione e criteri di valutazione del personale. Si tratta di aspetti che possono essere modificati ragguardevolmente dall’introduzione “a regime” del lavoro agile. Di fatto, l’Amministrazione è tenuta a chiedere un parere al CUG circa il Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA), parere che pur se obbligatorio, rimane tuttavia non vincolante.

Infine, per quanto riguarda il ruolo di verifica, l’allegato numero 2 alla direttiva 2/2019 impone al CUG di analizzare, nella seconda sezione della prima parte della relazione sulla situazione del personale, i dati forniti dall’amministrazione in ordine alle tipologie di misure di conciliazione adottate e i dati circa la concreta fruizione da parte del personale, tra cui, per l’appunto, il lavoro agile. Il CUG può quindi affiancare l’Amministrazione nel monitoraggio del lavoro agile, individuando, magari anche collaborando con il nucleo di ascolto – sportello di ascolto, eventuali disagi emergenti e suggerire correttivi e affinamenti.

Certamente i tempi sono stretti: la relazione sulla situazione del personale, nella quale il CUG è chiamato a relazionare anche circa il lavoro agile, deve essere completata entro fine marzo, così come, per i Comuni, a fine marzo deve essere adottato il POLA. Il D.L. 31 dicembre 2020, n. 183, cosiddetto Milleproroghe, ha infatti prorogato, per i soli Enti Locali, la scadenza del 31 gennaio al 31 marzo. La coincidenza della scadenza relativa alla relazione sulla situazione del personale con la scadenza relativa al POLA consente di costruire i due documenti in parallelo, facilitando l’impiego dei dati raccolti dal CUG per impostare in modo adeguato il piano organizzativo del lavoro agile e cogliere quanti più benefici possibile da questo nuovo modo di lavorare. In particolare, si tratta di individuare i punti critici emersi durante la fase emergenziale, che si potranno ricavare dai dati trasmessi al CUG, e ricavarne indicazioni utili per una buona gestione della fase “a regime”, definita per l’appunto dal POLA.
Il POLA rappresenta dunque, per il CUG e per le Amministrazioni, un'occasione per riorganizzare il lavoro in un’ottica sempre più attenta alla valorizzazione del benessere di chi lavora e alla promozione delle pari opportunità.

(Immagine Creative Commons: Ordine Farmacisti provincia di Roma - https://www.ordinefarmacistiroma.it)