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Il primo passo verso l’interoperabilità tra GePI e MyANPAL

Di Emio Gregori e Anna Rio
A ottobre 2020 è stato finalmente realizzato il primo punto di interoperabilità tra GePI e MyAnpal, le due piattaforme fondamentali per la presa in carico dei beneficiari della misura da parte dei servizi, ai sensi dell’articolo 6 del DL 4 del 28 gennaio 2019, convertito con Legge 26 del 28 marzo 2019, e che compongono il sistema informativo del RdC di cui al DM 109 del 2 settembre 2019
La piattaforma GePI, di cui abbiamo già parlato in precedenti articoli, sovrintende all’operatività di Comuni e Ambiti territoriali, mentre la piattaforma MyANPAL viene utilizzata dai Centri per l’impiego per la gestione delle attività di supporto, orientamento e formazione connesse alla fruizione del RdC.
I rifermenti normativi sopra citati prevedono in diversi momenti del processo di presa in carico del beneficiario RdC la necessità di dialogo tra le piattaforme.
Il primo, sul quale ancora sembrano non esserci sviluppi, è quello relativo al rinvio dei beneficiari da un servizio all’altro, qualora se ne verifichino le condizioni durante il primo colloquio. 
Novità importanti riguardano invece l’interscambio informativo che le due piattaforme devono assicurare tra Comuni e Centri per l’Impiego rispetto ai Progetti di Utilità Collettiva (PUC), previsti dall’articolo 4, comma 12 del citato DL e definiti dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali numero 149 del 22 ottobre 2019. I PUC rappresentano una componente centrale della misura RdC: i beneficiari non esclusi e non esonerati totalmente dagli obblighi connessi ai Patti (per il lavoro e per l’inclusione sociale), vi devono aderire, pena decadenza dal beneficio, a condizione che i Progetti siano attivati nei propri Comuni di residenza (e fatta salva la compatibilità delle attività previste nel PUC con il profilo personale del beneficiario).
Il primo tassello per l’interoperabilità tra GePI e MyANPAL è stato realizzato su una delle funzionalità più richieste, cioè la possibilità per gli operatori dei Centri per l’Impiego responsabili della presa in carico delle persone con cui sottoscrivere il Patto per il Lavoro di accedere al catalogo dei PUC per avere informazioni sui contenuti dei Progetti e sui posti a disposizione nel Comune di residenza del richiedente. 
Come specifica però la nota di ANPAL 9217 del 1° ottobre, il dialogo tra GePI e MyANPAL su questo fronte è ancora imperfetto e unidirezionale: l’operatore del CpI può consultare il catalogo PUC, alimentato attraverso GePI dal Comune di residenza del beneficiario, ma non può, avendo scelto il PUC da inserire nel Patto per il Lavoro, procedere autonomamente all’assegnazione del beneficiario al Progetto; dovrà trasmettere al Responsabile PUC (l’utente GePI che gestisce per il Comune diversi aspetti legati ai progetti), utilizzando i recapiti di riferimento forniti dalla piattaforma, un file basato su un modello in Excel, scaricabile da GePI e da compilare per lotti di beneficiari da “matchare” ai progetti; il Responsabile del PUC, una volta ricevuto il file, procederà al suo caricamento su GePI e alla conferma dell’assegnazione dei beneficiari riportati nel template ai PUC. Per poter dare inizio alla partecipazione effettiva del beneficiario al Progetto, il Responsabile dovrà attivare la polizza fideiussoria INAL (Decreto MLPS del 14 gennaio 2020) tramite le funzionalità GePI a sua disposizione. 
Come procede invece la partita PUC dal lato dei servizi sociali nell’ambito dei Patti per l’Inclusione, che riguarda circa il 50% dei beneficiari della misura? Mentre i Centri per l’Impiego stanno vivendo una fase transitoria, il passaggio definitivo alla fase a regime per i servizi sociali è sancito dalla Nota del 14 ottobre 2020 numero 8054 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: all’interno della piattaforma GePI, il Case manager (l’operatore dei servizi sociali responsabile della presa in carico) accede alle funzionalità per assegnare i beneficiari ai PUC in base a un elenco con indicazione di priorità suggerita, oppure attraverso la tab PUC, contenuta nella “cartella” relativa ai nuclei beneficiari. 
Tutte queste nuove funzionalità sono comunque illustrate nella guida disponibile nella sezione “operatori” del portale sul Reddito di Cittadinanza all’interno del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. 
Continua quindi senza sosta il perfezionamento delle piattaforme del sistema informativo del Reddito di Cittadinanza per rispondere a tutti gli adempimenti definiti dalla normativa.
 
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