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I servizi sociali al tempo del Covid -19. Le indicazioni operative del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

di Cristina Rubis
Come sappiamo, il Governo ha adottato misure volte a contrastare la diffusione del virus, limitando gli spostamenti dei cittadini. Nonostante ciò, i servizi legati all’amministrazione pubblica e ai servizi sociali dovranno garantire le loro attività facendo ricorso all’utilizzo del lavoro agile (Direttiva n. 2/2020 del Ministero per la Pubblica Amministrazione ). In questo periodo il Sistema dei Servizi Sociali deve continuare a garantire tutti quei servizi che possano portare a una efficace applicazione delle direttive del Governo, nei confronti di tutta la collettività, con particolare attenzione per i soggetti più deboli o per chi necessita di particolare assistenza. Un accordo tra Servizi Sociali regionali e Regioni ha portato alla nascita di Unità di crisi. Particolarmente rilevanti risultano la difficoltà di gestione della situazione sanitaria e sociale, pertanto i servizi sociali comunali verrà richiesto un ruolo centrale nel coordinamento delle realtà che operano nel sociale, anche nei confronti dei centri operativi comunali attivati.
Per questo motivo, a valle del DLCuraItalia, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha inviato agli Ambiti territoriali il 27 marzo la Circolare 1 
Il testo è diviso in cinque punti:
 
1.Sospensione dei termini per la convocazione dei beneficiari del reddito di cittadinanza e per la sottoscrizione del patto per l’inclusione sociale e del patto per il lavoro: l'art. 40 del decreto legge n. 18 de1 17 marzo 2020 ha disposto la sospensione per due mesi delle condizioni necessarie per beneficiare del reddito di cittadinanza. Gli enti territoriali dovranno comunque garantire il proseguimento delle attività rivolte ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza, attivando sostegni legati a particolari esigenze. Gli obblighi sono portati avanti solo su base volontaria, tramite precedente accordo bilaterale tra il nucleo e i servizi sociali.
 
2.Continuità dei servizi: l’attività dei servizi sociali non verrà sospesa, ma continuerà ad avere un ruolo cruciale. I servizi sociali verranno rimodulati per convogliare le risorse nei confronti dei punti sensibili e cruciali. Deve essere assicurata la tutela sanitaria degli operatori e dei beneficiari. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato una serie di FAQ, rispetto alle quali la circolare 1 richiama alcuni aspetti,:
a.Non è prevista alcuna sospensione per consultori, SERT, centri diurni, centri per senza tetto;
b.Centri diurni per persone con difficoltà di carattere sociale (servizi di mensa, igiene personale ecc., centri antiviolenza e centri di ascolto per famiglie) dovranno continuare a garantire il servizio con le modalità ritenute più consone;
c.Le associazioni di volontariato che somministrano pasti o che offrono servizi a fasce di popolazione debole, saranno sottoposti a coordinamento da parte dei servizi sociali del territorio;
d.Gli altri sevizi considerati necessari possono continuare a erogare mantenendo la distanza di un metro tra le persone e usando i dispositivi necessari. 
 
3.Evidenziazione di ambiti di attività particolarmente critici:  ci sono ambiti che, manifestando particolari criticità, devono essere monitorati. In particolare ci si riferisce ai senza fissa dimora. È necessario che i servizi legati a questa categoria non smettano di erogare le proprie attività, operando in massima sicurezza. È necessario garantire ai senza fissa dimora la distanza di un metro, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcol e mettere a disposizione disinfettante gel per le mani. I servizi domiciliari risultano ancora più importanti in questo periodo, in particolare nelle famiglie dove i genitori sono impegnati nelle attività lavorative che non possono essere effettuate tramite lavoro agile. Si esige il rafforzamento di servizi come la fornitura di spesa e pasti a domicilio. I colloqui telefonici con i soggetti in carico, per evitare che l’attuale stato delle cose abbia una ricaduta ancora più forte. Viene richiamata l’attenzione su donne e minori in stato di forte vulnerabilità e che necessitano di protezione.
 
4.Operatori sociali: i servizi dovranno continuare, tutelando gli operatori. Dovranno essere privilegiati i contatti a distanza e dovranno essere muniti di presidi sanitari, come mascherine e guanti.
 
 
5.Risorse: il PON Inclusione FSE 2014 - 2020 già puntava a rafforzare i servizi sociali territoriali. Il Parlamento Europeo ha proposto in modifica per aumentare la flessibilità dei fondi strutturali e di investimento europei, che potranno essere utilizzati nell’ambito del contrasto dell’epidemia. La modifica verrà approvata dal Parlamento Europeo nelle prossime settimane. È stato pianificato un riutilizzo del fondo per la lotta alla povertà verso le aree di maggiore bisogno.

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